E’ stato programmato per venerdì 26 maggio un nuovo sciopero nazionale del trasporto pubblico. L’agitazione è stata proclamata dal sindacato USB che esclude soltanto il settore del trasporto aereo, coinvolgendo treni, autobus, tram e metropolitane.
Tra le ragioni dello sciopero, chiedere aumenti salariali di 300 euro e per una nuova indicizzazione; contrastare il codice appalti, il decreto Cutro e il progetto di autonomia differenziata; abolire l’IVA e per il tetto ai prezzi sui beni prima necessità; detassare le pensioni e le minime a 1.000 euro; favorire un milione di assunzioni nella Pubblica amministrazione; tutelare la salute nei luoghi lavoro ed introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Si sciopera anche in difesa del diritto di sciopero, e contro il coinvolgimento del Paese nella guerra in Ucraina.