Confermato lo sciopero dei benzinai da questa sera, martedì 24 gennaio, dalle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade, per ristabilire la verità dei fatti, come sostengono le associazioni di categoria che lo hanno proclamato.
“La verità dei fatti è che la lobby dei benzinai ha già vinto, visto che il Governo, dopo aver partorito un topolino, si è già rimangiato il decreto, riducendo le multe dai 516 euro attuali al ridicolo balzello di 200 euro. Il fatto che i benzinai non abbiano revocato lo sciopero è solo perché, avendo capito la debolezza del Governo, possono ottenere passi indietro ulteriori, magari persino su pompe bianche e grande distribuzione, facendo riprecipitare il Paese a prima delle lenzuolate Bersani. E’ questo, temiamo, che si nasconde dietro espressioni tipo “veri problemi del settore” o “confronto di merito”. Invitiamo il Governo a tornare al testo pubblicato in Gazzetta e a non rimangiarsi quanto ha deciso meno di dieci giorni fa, un’inversione a U a dir poco imbarazzante”, ha dichiarato nelle scorse ore Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’UNC si dice pronta a denunciare alla Commissione garanzia sciopero ogni violazione della regolamentazione del settore, e invita il Governo a sollecitare gli interventi dei Prefetti e dei Governatori.
Come si legge in una nota, secondo la vigente regolamentazione, sulla rete ordinaria deve essere mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50% degli esercizi aperti nei giorni festivi. L’individuazione di tali stazioni deve essere effettuata dal Prefetto. Per la rete autostradale, invece, devono rimanere aperte stazioni in misura non inferiore ad una ogni cento chilometri. Le stazioni di servizio di cui è comandata l’apertura, deve essere effettuata dai Presidenti delle Regioni.
Secondo Dona, se la situazione metereologica in Umbria dovesse peggiorare, l’agitazione dovrebbe essere immediatamente sospesa.