Sono quasi l’80% del totale gli stabilimenti balneari chiusi per protesta oggi, venerdì 9 agosto, lungo le spiagge italiane, dalla Liguria alle Marche, dalla Toscana alle regioni del Sud, aderendo alla mobilitazione promossa da Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio.
Le ragioni della giornata di stop a lettini ed ombrelloni, proprio in queste settimane di grandi presenze turistiche, a ridosso del Ferragosto, sono la richiesta di certezze per gli operatori del settore, che non vedono ancora rinnovate le concessioni dallo Stato.
“Non chiediamo privilegi, non vogliamo eludere i principi europei, ma non siamo disponibili a far espropriare le nostre imprese. Registriamo, inoltre, con soddisfazione come i nostri clienti stiano sostenendo il nostro gesto simbolico di chiusura degli ombrelloni e condividano il nostro impegno, invitandoci a proseguire con le nostre richieste”, commenta Fiba Confesercenti in una nota.
Dal Governo l’intero comparto attende una legge definitiva, affinchè in tanti possano proseguire serenamente con il loro lavoro, offrendo futuro alle imprese e all’offerta turistica balneare italiana. La categoria che oggi incrocia le braccia auspica un confronto con le istituzioni, e che nel corso della prossima seduta del Consiglio dei Ministri sia affrontato il tema delle concessioni demaniali.
I balneari sono pronti a ripetere lo sciopero nelle prossime settimane.