I fatti risalgono a giugno dell’anno scorso, ma il prossimo 1 aprile avrà inizio il processo a carico dell’imprenditore di Latina accusato della morte di un giovane bracciante agricolo di origini indiane, rimasto gravemente ferito ad un braccio ed abbandonato agonizzante, senza cure, davanti alla sua abitazione.
L’episodio aveva destato profonda indignazione e sgomento per la crudeltà con cui al lavoratore di 31 anni, Satnam Singh non era stato dato scampo, di fatto, privato come sembra della giusta assistenza e di un immediato soccorso, tanto da morire sotto gli occhi della moglie davanti alla soglia di casa, dove era stato abbandonato, con il braccio amputato messo in una cassetta della frutta, anzichè essere condotto in Pronto soccorso.
Come da fonti vicine alla vicenda, per il giudice per le indagini preliminari la condotta dell’imprenditore , che oggi è in carcere a Frosinone, è stata disumana.
Secondo altri accertamenti, se il bracciante, ferito gravemente nel campo in cui stava lavorando, fosse stato subito soccorso, si sarebbe salvato.