Il mancato pagamento del canone di concessione del servizio di distribuzione del gas sta mettendo in difficoltà anche i Comune dell’Alto Milanese, e da San Giorgio su Legnano si solleva un particolare commento da parte del sindaco Walter Cecchin.
Scaduti i contratti tra i gestori della distribuzione del gas e gli enti locali proprietari delle reti, i primi non stanno corrispondendo più i relativi canoni, mettendo in seria difficoltà economica i Comuni.
“La legge parla chiaro: i gestori sono obbligati a corrisponderci i canoni anche se i contratti sono scaduti. Il Ministero dello Sviluppo economico è già intervenuto a riguardo ribadendo l’obbligo dei concessionari a rispettare le condizioni espresse nei contratti, anche se scaduti. Il mio appello è alle istituzioni affinché facciano la loro parte, perché il mancato riconoscimento dei canoni concessori del gas a San Giorgio ci sta mettendo in difficoltà, come del resto anche altrove”, ha commentato Cecchin.
Al Comune di San Giorgio non sono stati riconosciuti per l’anno 2016 280.000 euro, e 140.000 per il 2015: versamenti che non sono entrati nelle casse comunali.
“Il mio appello è rivolto al Ministero affinché sblocchi la situazione. Ne abbiamo discusso recentemente anche in un incontro della Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese alla Casa dei Comuni Anci di Lombardia, e come San Giorgio altri Comuni del territorio sono in difficoltà per questi canoni mancati”.
Legnano è l’ente locale capofila nella battaglia legale ingaggiata da una cinquantina di Comuni, ma le spese per gli avvocati aumentano e in taluni casi non si possono più sostenere.
“Attendiamo risposte al più presto, anche perché entro quattro mesi a San Giorgio dobbiamo chiudere il bilancio comunale. Quel canone ci è dovuto”, ha detto il sindaco.