Anche il Comune di Rho ricorda il 72° anniversario dell’Eccidio di Robecchetto, avendo versato una propria ‘quota’ di sangue quando, il 13 ottobre 1944, i giovani partigiani rhodensi Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca, furono trucidati dalla milizia fascista a Robecchetto con Induno dopo aver subito giorni di torture nella prigione che si trovava allora nella via che oggi, in loro onore, si chiama Via Martiri della Libertà.
Dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione nacque l’Italia democratica, che seppe fissare nella Carta Costituzionale quei principi di libertà, di convivenza civile tra diversi, di solidarietà e di partecipazione attiva alla vita politica e sociale che costituiscono tuttora un elemento prezioso e decisivo nella vita del nostro Paese.
Programma cerimonia:
- ore 14.00: ritrovo in Piazza Visconti
- ore 14.30: partenza del pullman per Robecchetto con Induno
- ore 15.30: Cerimonia commemorativa con la presenza delle Amministrazioni Comunali di Robecchetto con Induno e Rho e dell’ ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Formazione del corteo che dal ponte raggiungerà il cippo a ricordo. Deposizione di una corona d’alloro presso il monumento dei quattro Martiri. Discorsi commemorativi da parte dei rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Robecchetto con Induno e Rho e da parte dell’A.N.P.I.
Anche quest’anno parteciperanno alla cerimonia alcuni studenti delle scuole di Rho.
Il Sindaco di Rho, Pietro Romano, commenta:
“Il ricordo di Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca, quattro giovani ragazzi rhodensi, è indirizzato soprattutto alle nuove generazioni come principali destinatari. Per questo motivo negli ultimi anni si invitano a partecipare alcune classi di studenti, che assistono sempre con grande emozione e coinvolgimento. Ogni commemorazione è infatti un momento per ricordare e riflettere su questi momenti drammatici, ma soprattutto sul coraggio e sulle forti convinzioni ed ideali di libertà e giustizia, che hanno mosso dei ragazzi giovanissimi al sacrificio estremo della propria vita.”