Una situazione disastrosa. Così era già stata definita dalle organizzazioni sindacali della categoria dei Vigili del fuoco della provincia di Varese, lo scorso luglio, la realtà vissuta dal personale addetto.
Come si legge oggi in una nota ufficiale, siglata da FNS CISL, “In data 28 agosto si è svolta alla Direzione Regionale una riunione (di raffreddamento) alla presenza del direttore Dante Pellicano e dei rappresentanti delle OO.SS. . In quell’incontro il direttore regionale garantiva che si sarebbe fatto carico di portare le problematiche al Capo del Corpo CNVVF e che avrebbe fatto quanto possibile per cercare di mitigare la situazione. Purtroppo a quasi due mesi non soltanto non abbiamo avuto notizie in merito, ma la situazione è addirittura peggiorata. Il tutto a causa del notevole abbassamento delle risorse umane dovute ai trasferimenti a vario titolo”.
Secondo quanto avevano già raccontato i Vigili del fuoco impegnati nei Comuni del Varesotto, un quinto del personale è assente, ormai tutti i presidi sul territorio lavorano al di sotto dei numeri minimi e spesso si è costretti alla chiusura di alcune sedi di servizio.
I vigili non stanno più usufruendo dei turni di ferie, per cercare di garantire i soccorso alla cittadinanza, per non parlare dei corsi di specializzazione e retraining che ormai sono diventati un miraggio.
“La situazione è al collasso e il malcontento di tutto il personale è tangibile: o ci saranno risposte immediate o le organizzazioni sindacali passeranno alle vie di fatto, come una manifestazione di piazza o uno sciopero, o altre azioni anche più incisive, ritenute più opportune”.