Questa volta sono arrivati in duecento, i sostenitori del centro sociale Leoncavallo di via Watteau a Milano, dove ieri, venerdì 24 gennaio si è recato l’Ufficiale giudiziario per eseguirne lo sfratto. Impossibile entrare, impossibile sgomberare l’edificio che ospita il centro.
Così lo sfratto è rinviato al prossimo 19 marzo. Quando, tuttavia, si ipotizza che sarà opposta di nuovo resistenza, proprio come ieri, da parte dei suoi sostenitori e frequentatori.
I manifestanti contro lo sfratto hanno occupato pacificamente l’area, con anche bancarelle e musica dal vivo: un presidio che ha impedito l’azione della Polizia.
Il centro sociale occupa dal 1994 la ex stamperia di Greco, ed ha già vissuto più di cento rinvii di sgombero.
Per il “Leonka” due possibili soluzioni: accettare la nuova location al vaglio del Comune, una sede in via San Dionigi, zona Porto di Mare, oppure sfratto esecutivo e fine di ogni attività.
Dai referenti del Leoncavallo: “Da qui non ce ne andiamo. Si troverà senz’altro una soluzione, per un luogo storico di Milano”.