La notizia è di quelle che si fa fatica a credere, per quanto invece sia autentica e riportata da fonti certe. Mentre si avvia la fase dei risarcimenti alle vittime e ai sopravvissuti del deragliamento del treno regionale Cremona-Milano, avvenuto a Pioltello lo scorso 25 gennaio, si fanno avanti le pretese di denaro di viaggiatori fasulli, persone intenzionate a tentare di ricevere del denaro senza averne alcun titolo.
I risarcimenti stabiliti dal tribunale stanno riguardando al momento una cinquantina di passeggeri, oltre alle famiglie delle tre vittime: Pierangela Tadini, Ida Maddalena Milanesi e Alessandra Giuseppina Pirri, commemorate con una cerimonia martedì Primo Maggio, quali donne cadute andando al lavoro.
Fantasiose quanto impensabili e deprecabili richieste di rimborso, arrivano persino da chi su quel treno non c’era, ma dice che avrebbe potuto esserci, o da chi lo ha atteso invano alla fermata successiva, e a causa del deragliamento non ha potuto recarsi al lavoro.