E’ stata revocata la cittadinanza onoraria del Comune di Rho a Benito Mussolini, con l’approvazione di una mozione presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico durante il Consiglio comunale di lunedì sera.
Dopo più di novant’anni dalla sua approvazione, la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è stata rimossa per prendere le distanze, a livello comunale, dall’ideologia fascista.
Come riferito dal Comune, il 20 maggio del 1924 il generale Ferruccio Mola, Regio Commissario straordinario del Comune di Rho, deliberò di conferire la cittadinanza onoraria all’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Benito Mussolini “quale segno di omaggio e di gratitudine di questo Comune verso il grande uomo che salvò l’Italia dallo sfacelo e la guida ai più alti destini”.
Il regime fascista, la sua ideologia e i suoi alti esponenti incarnarono in seguito quanto di più opposto e contraddittorio possa esprimersi rispetto ai principi costituzionali, sopprimendo la libertà di espressione e di manifestazione del pensiero.
“Come avevo dichiarato il 25 aprile, ritengo doveroso revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini non soltanto perché incompatibile con il conferimento della cittadinanza onoraria a Giovanni Pesce, ma anche e soprattutto perché è indispensabile prendere in ogni modo le distanze dall’ideologia fascista, che racchiude in sé l’esatto contrario dei valori insiti nella nostra Costituzione. E’ un oltraggio ai nostri Partigiani ed alla nostra città. Un atto simbolico, ma pieno di significato. Non si vuole censurare o cancellare un ventennio di storia italiana, ma si vuole riconoscere il massimo rispetto e dignità all’onorificenza della cittadinanza onoraria del nostro Comune, preferendo personalità che si sono battute nella loro vita per preservare e conquistare i diritti e le libertà sancite nella Costituzione Repubblicana, invece che sopprimerle e negarle”, ha spiegato Pietro Romano, sindaco di Rho.