Non si può fare, la nuova pista per far correre i cavalli del Palio di Legnano al Castello, afferma il consigliere comunale della compagine “Movimento dei cittadini”, Franco Brumana.
All’indomani dell’esternazione da parte della Fondazione Palio di voler realizzare una nuova pista per la sfilata storica e la corsa nell’area del Castello Visconteo, Brumana fa notare a tutti che non sarà possibile utilizzare quello spazio, perchè è vincolato dal Ministero della Pubblica Istituzione con il decreto del 12 giugno 1956, che vieta “opere che possano danneggiare la luce o la prospettiva del Castello”. Al vincolo si sommano anche le leggi sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico, vigenti in Italia.
Doccia fredda, quindi, per tutti coloro che stanno già ipotizzando le dimensioni e le forme della nuova location da destinare in toto all’evento Palio. Se l’area a ridosso dell’antico maniero potrebbe senza dubbio offrire anche maggiore suggestione all’evento, nel suo insieme, a quanto pare non sarà facile utilizzarla per via di quei vincoli.
“Il sindaco e l’onorevole Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione del Palio, non hanno saputo contenersi ed hanno pubblicamente enunciato la volontà di costruire al Castello una nuova pista del Palio, e quindi un nuovo stadio, riesumando la proposta formulata nel 2017 dell’allora vice sindaco Maurizio Cozzi. (…) Il sindaco e l’onorevole sono stati scorretti dal punto di vista istituzionale, perché sarebbe stato doveroso un preventivo confronto con il Consiglio comunale competente a dettare gli indirizzi per scelte così rilevanti.
Hanno sottovalutato gli ingenti costi economici per una città che ha tanto bisogno di altre opere pubbliche, e la mancata previsione di questa opera nel piano territoriale comunale”, scrive Brumana.
Il dibattito è aperto.