La notizia potrebbe essere smentita da un momento all’altro, come già accaduto dall’inizio dell’invasione armata da parte della Russia, dell’Ucraina, ogni volta che è sembrato possibile alle diplomazie internazionali trattare la pace con il leader del Cremlino, Vladimir Putin.
Tuttavia, se quanto diffuso nelle scorse ore è vero, lo stesso Putin sarebbe disposto a negoziare per arrivare alla fine del conflitto, ma mai “alle condizioni imposte dagli Stati Uniti”. Dal canto suo, Putin acceterebbe di trattare la pace a patto che siano riconosciuti quali nuovi territori annessi alla Russia, quelli recentemente conquistati dai suoi eserciti, regioni ucraine recentemente annesse, che anche gli Stati Uniti dovrebbero riconoscere come territori della Federazione russa.
Nelle ultime ore Putin si direbbe aperto ai colloqui diplomatici, ma soltanto per “assicurare gli interessi della Russia”, come riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Mosca considera la pacifica via diplomatica come la preferibile per raggiungere i suoi obiettivi”. Impossibile per Putin accettare le condizioni poste dal presidente americano Biden, che chiede che prima di tutto i soldati russi si ritirino dal territorio ucraino.
Un tira e molla infinito. La guerra è arrivata a Natale, e a febbraio 2023 compirà un anno.