Lo hanno reso noto nella giornata di ieri, giovedì 19 gennaio, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria Faib, Fegica, Figisc-Anisa: lo sciopero dei benzinai è confermato per la prossima settimana: dal 24 al 26 gennaio. Più precisamente dalle 19 del 24 alle 19 del 26, per 48 ore.
La decisione è stata presa dopo l’incontro al Ministero delle Imprese e del made in Italy, che non ha sortito gli effetti sperati da parte dei gestori delle pompe di benzina, che hanno chiesto nelle scorse settimane di rivedere alcuni punti della nuova legge sulla trasparenza dei prezzi, di benzina e diesel. Lo sciopero annunciato e poi sospeso, adesso è confermato e riguarderà anche le pompe self-service. A rimanere aperti potrebbero essere soltanto gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere.
“Sono profondamente deluso, ci aspettavamo ben altro. C’è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l’obbligo del cartello”, ha commentato al termine del confronto Bruno Bearzi, presidente nazionale di Figisc Confcommercio, rammaricato che il messaggio che passa da questa manovra metta in cattiva luce i benzinai, come si trattasse di “una categoria da tenere sotto controllo” contro le speculazioni, mentre non è così.