Sono arrivati ieri, martedì 30 gennaio, poco meno di trecento trattori nell’hinterland Sud di Milano, quelli coinvolti nella protesta contro le politiche agricole dell’Ue, mobilitazione partita da giorni dalla Germania e dalla Francia.
Anche in Italia la categoria si è messa in marcia, occupando strade ed autostrade con i propri mezzi agricoli, per chiedere sussidi, dire no alla carne sintetica, chiedere la revisione dei prezzi all’ingrosso, vietare gli impianti fotovoltaici sui terreni di produzione agricola. No alle farine di insetti, stop all’aumento dei mutui e dei carburanti; no all’Irpef agricola reintrodotta dalla legge di bilancio. Sì alla difesa del “made in Italy”. I manifestanti denunciano inoltre il fatto che un progetto di legge, a loro favore, non sia stato ancora attuato.
Problemi ancora irrisolti, per gli agricoltori, anche con le invasioni dei cinghiali.
Così sono state chiuse ieri alle 16.30 le uscite di Melegnano e lo svincolo di Binasco. La manifestazione dei trattori è durata fino alle 21, e numerosi agricoltori sono rimasti in zona anche stanotte.
La mobilitazione non è finita e ci si attende che prosegua oggi, mercoledì 31, con sempre più agricoltori aderenti.