La proroga dello “Stato di emergenza” anti Covid-19 fino al prossimo 15 ottobre, misura presentata dal premier Giuseppe Conte, ha ottenuto ieri, martedì 28 luglio, l’approvazione del Senato e oggi passa al voto della Camera e del Consiglio dei Ministri.
“Inevitabile e legittima, la proroga, perché il virus continua a circolare”, ha detto Conte, illustrandone le caratteristiche.
Cosa significa prorogare lo stato di emergenza, entrato in vigore lo scorso 31 gennaio?
Significa prorogare l’attività di coordinamento delle iniziative anti epidemia oggi in mano alla Protezione Civile, e proseguire con l’istituzione del Comitato Tecnico Scientifico, quindi garantire rapidità nell’adozione di tutte le misure anti diffusione del virus, senza la necessità di bandi e lungaggini burocratiche.
La proroga legittima il proseguimento dello smart working, e la dotazione di tutti gli strumenti necessari per far ripartire la scuola.
“Senza la proroga decadrebbero le misure per la gestione delle strutture temporanee per l’assistenza alle persone positive, il volontariato di protezione civile, il reclutamento di personale sanitario a supporto delle regioni e dei penitenziari, il numero verde, il pagamento dilazionato delle pensioni negli uffici postali, l’attivazione del sistema Gros, che è la centrale operativa remota di soccorso sanitario per cui in mancanza di posti letto in una regione (Gros interviene per la ripartizione e il trasferimento dei pazienti in altre regioni). Con la proroga dello stato di emergenza continueremo a mantenere in efficienza quel sistema di misure che rendono il nostro Paese più sicuro, a beneficio degli italiani ma anche degli stranieri che lo vogliano visitare”, ha spiegato Conte.