E’ stato annunciato nelle scorse ore dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, via social: tutto è pronto per realizzare un archivio on line che documenti i crimini di guerra perpetrati dalla Russia, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Scrive su Twitter Kuleba: “Le prove raccolte delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina, garantirà che questi criminali di guerra non sfuggano alla giustizia”.
Come sotto gli occhi della comunità internazionale, proseguono violenze ed atrocità soprattutto nei confronti della popolazione civile ucraina, documentate anche dai droni. Questa mattina, sabato 9 aprile, sono stati ritrovati più di cento corpi di persone torturate e uccise a Makariv; un bombardamento russo ha colpito le aree residenziali a Severodonetsk; bambini assassinati senza gambe e senza braccia sono rimasti a terra nell’attacco alla stazione di Kramatorsk.
Il pensiero comune del mondo occidentale sull’efferatezza con cui sono commessi questi crimini di guerra, verte sulla necessità che non rimangano impuniti, a fine conflitto.