Sarà presentata domani, sabato 5 aprile alle 10 in Sala Stemmi a Palazzo Malinverni a Legnano, sede del municipio, la seconda fase del progetto Mameli, con l’obiettivo di coinvolgere nei prossimi due anni 6mila cittadini.
Il progetto, guidato da Valentina Bollati, professore ordinario del Dipartimento di Scienze cliniche e di Comunità dell’Università statale di Milano, è uno studio di rilevanza scientifica, per esplorare come l’ambiente e gli stili di vita influenzino la salute.
Come spiegato dal Comune, e come sarà meglio illustrato domani a chi vorrà partecipare, Mameli ha avuto inizio nel 2024 con l’adesione di duecento volontari tutti di AVIS Legnano. Ora si rivolge al resto della cittadinanza, ai maggiorenni, che possono candidarsi al link: https://mameli.unimi.it
Dopo l’iscrizione, domani sarà possibile recarsi al Mameli Point, all’ingresso di piazza San Magno 9, per ritirare uno smartwatch che registrerà alcuni parametri fisiologici e la loro variabilità nel tempo. Dati utili alla ricerca.
I partecipanti scaricheranno i dati con una app collegata allo smartwatch, che raccoglierà informazioni ogni giorno su consumo di acqua e alcol, alimentazione, fumo e umore, attraverso semplici domande. (Tutte le informazioni fornite saranno protette da privacy).
Il Mameli Point sarà aperto dal 12 aprile di mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16.30 alle 20, e il sabato dalle 8.30 alle 13.
Mameli è un progetto finanziato dal Consiglio Europeo per la Ricerca per quasi 3 milioni di euro, sostenuto dall’Amministrazione comunale e AVIS di Milano e Legnano.
Obiettivo principale studiare i meccanismi epigenetici che mediano l’effetto dell’esposoma sulla salute. L’esposoma è un insieme di fattori che influenzano la salute umana nel corso della vita.
Del resto, certo è che il benessere delle persone è strettamente legato a fattori comportamentali, ambientali ed occupazionali, molti dei quali sono almeno in parte modificabili.