giovedì, 19 Giugno 2025
giovedì, 19 Giugno 2025

POSTI DA VEDERE – In bici dalla Cascata del Toce a Sesto Calende

Ciao a tutti!
Questa volta ho fatto una bella pedalata attraverso posti stupendi: 126 Km in bici, partendo dalla Cascata del Toce e arrivando a Sesto Calende.
Ho seguito il percorso del fiume Toce attraverso la Val Formazza, la Valle Antigorio e la Valle d’Ossola, per poi costeggiare parte del Lago Maggiore, fino a Sesto Calende.
Una pedalata che dimostra quanto ci sia da scoprire vicino a casa e che non servono attrezzature da migliaia di Euro per fare un bel viaggio.

FIUME TOCE
Il Toce, o più propriamente “la” Toce (Tòs in ossolano), è il fiume principale della Val d’Ossola e la percorre da nord a sud.
Il vasto bacino idrografico, a parte due piccole porzioni in territorio svizzero e in provincia di Novara, è contenuto nella Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Il Toce nasce a circa 1800 m di quota nella piana di Riale in alta val Formazza dall’unione dei torrenti Morasco, Gries e Roni e poco più a valle forma la cascata del Toce, chiamata anche La Frua.
Dopo aver attraversato la Val Formazza e la Valle Antigorio con una portata d’acqua e un corso a regime torrentizio, il Toce entra in pianura rallentando il suo corso, attraversando i comuni di Crevoladossola, la città di Domodossola, Villadossola, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Vogogna, Premosello-Chiovenda, Anzola d’Ossola, Ornavasso, Mergozzo e Gravellona Toce. Dopo aver ricevuto da destra le acque dello Strona termina il suo corso nel lago Maggiore, a Fondotoce (frazione di Verbania), sfociando nel golfo Borromeo.
Fino al 1850 il Toce era navigabile fino all’altezza di Anzola d’Ossola per tutto l’anno.
Ciò permise nel passato lo sviluppo economico della Val d’Ossola, poiché spesso materiali di produzione locale, come marmi e graniti, potevano essere trasportati fino ai Navigli milanesi ed essere utilizzati per la costruzione di palazzi e chiese.
Esempio è il marmo di Candoglia, utilizzato per la costruzione del Duomo di Milano.

CASCATA DEL TOCE
La Cascata, con il suo salto di 143m è la più alta d’Europa; è alimentata dal fiume Toce che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries, Rhoni. La storia della Cascata del Toce e del suo famoso Albergo è da collegare alla storia dell’esplorazione alpinistica romantica e pionieristica iniziata nel 1777 e proseguita fino ad oggi.
Il sentiero che la costeggia è un tratto della via mercantile del Gries che ha unito per secoli Milano e Berna.
Sulla sommità, un fantastico punto d’osservazione è il balconcino in legno proteso sopra il salto d’acqua.
L’acqua del Toce viene usata per produrre energia elettrica, perciò la Cascata del Toce, per intuibili esigenze produttive, è visibile nella sua maestosità solo per brevi periodi nel corso dell’anno.

La sommità del salto: 1675 mt.
Il piede del salto: 1532 mt.
Altezza del salto: 143 mt.
Reclinamento roccioso: 200 mt.
Fiocco d’acqua all’orlo: 20 mt.
La larghezza alla base: 60 mt.

ORARI DI APERTURA 2016
Giovedì 2 giugno 10.00 – 16.00
Sabato 4 giugno 11.30 – 13.30
Domenica 5 giugno 10.00 – 16.00
Domenica 19 giugno 10.00 – 17.00
Dall’11 giugno al 18 settembre:
– feriali 11.30 – 13.30
– domeniche 10.00 – 16.00
I giorni 11, 12, 17, 18 agosto: 10.00 – 16.00
I giorni 14, 15 agosto: 10.00 – 18.00
I giorni 13, 16, 19, 20 agosto: 10.00 – 16.00
Venerdì 26 agosto 08.00/10.00 – 11.30/13.30
Domenica 25 settembre: 10.00 – 16.00

ORRIDI DI URIEZZO
Gli Orridi di Uriezzo sono un complesso di canyon in Valle Antigorio (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola), realizzatisi grazie all’azione dei torrenti che un tempo scorrevano a valle del Ghiacciaio del Toce.
Durante l’ultima glaciazione (terminata circa 12.000 anni fa), la Valle Antigorio era occupata dall’esteso Ghiacciaio del Toce.
A valle di esso scorrevano innumerevoli torrenti, che con il tempo hanno eroso la roccia generando strette vallate e gole ad andamento meandriforme.
Con il ritiro dei ghiacciai, anche i torrenti si sono ritirati e hanno lasciato quelli che sono oggi gli Orridi di Uriezzo.
Attualmente infatti i corsi d’acqua non scorrono più all’interno di questi canyon ed è dunque possibile visitarli agevolmente a piedi.
Gli Orridi sono contraddistinti da una serie di grandi cavità subcircolari separate da stretti e tortuosi cunicoli.
Le pareti sono tutte scolpite da nicchie e scanalature prodotte dal moto vorticoso e violento di cascate d’acqua che trasportavano detriti che durante millenni hanno avuto un effetto abrasivo sulle rocce.
In certi punti si avvicinano a tal punto che dal fondo non permettono la vista del cielo.
Gli Orridi costituiscono un ecosistema complesso caratterizzato da elevata umidità, scarsa illuminazione, pareti lisce e levigate.
Varie specie vegetali, in particolare muschi e felci, sono in grado di adattarsi a tali difficili condizioni ambientali e sono presenti in grande varietà.

Orrido Sud: chiamato dagli abitanti del luogo Tomba d’Uriezzo, è il più spettacolare, lungo circa 200 m e profondo da 20 a 30 metri.
Orrido Nord-Est: lungo circa 100 m e profondo una decina, molto stretto in alcuni punti.
Orrido Ovest: meno caratteristico, formato da due tratti distinti.
Un quarto orrido, che prende il nome di Vallaccia, si trova poco sotto la Chiesa di Baceno, ma è difficilmente accessibile e termina con un salto sul torrente Devero.

LAGO DI MERGOZZO
Il lago di Mergozzo è uno specchio lacustre della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, il quarto per estensione della regione.
Sulle sue rive si affaccia il caratteristico centro abitato di Mergozzo che dà il nome al lago.
In tempi antichi era l’estrema punta del braccio occidentale del lago Maggiore, ma le continue inondazioni del Toce, immissario di quest’ultimo, formarono un braccio di terra che divise i due bacini.
Oggi su questa piana alluvionale sorge una frazione di Verbania, Fondotoce.
Il lago, benché di piccola dimensione, raggiunge la profondità di 74 metri.
Oggi il piccolo lago risulta essere uno dei più puliti d’Italia: è vietato l’uso di barche a motore ed è meta di turismo, soprattutto tedesco.
In tempi passati era sede di competizioni di sci nautico; ora, con l’abolizione della navigazione a motore, lo sport più praticato è la canoa/kajak, per le caratteristiche di scarso moto ondoso, ma anche la pesca sportiva conta molti appassionati sulle acque del lago.
Inoltre è un punto di ritrovo di appassionati di birdwatching ed escursionisti, che salgono fino in cima al Montorfano, che domina il lago dalla sponda sud (794 mslm).

Marco Patania

Condividi:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
WhatsApp
Telegram

ULTIME NEWS

LE PIÙ LETTE

Close Popup

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Close Popup
Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web è possibile che vengano archiviate o recuperate informazioni e salvate nella cache del tuo Browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Cookie tecnici
Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang

Accettazione/Rifiuto Gdpr
Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Open Privacy settings