Benchè non sia stata dimostrata alcuna corrispondenza diretta tra i casi in aumento di malattie, tumori e decessi tra i residenti dell’area che si trova vicino all’inceneritore di Borsano, il consigliere comunale di Legnano Franco Brumana lancia un allarme, a proposito della necessità di rivedere quanto succede a ridosso del manufatto, analizzando i dati di una relazione delle due ATS coinvolte, Insubria e Milano.
“L’analisi epidemiologica condotta dall’ ATS INSUBRIA e dall’ATS MILANO sulla salute della popolazione residente a poca distanza dall’inceneritore di Borsano riporta dati di estrema gravità. La relazione delle due ATS pubblica alle pagine 14 e 15 le mappe della ricaduta al suolo di due traccianti significativi delle emissioni dell’inceneritore: gli ossidi di azoto ( NOx) e le polveri sottili (PTS) , evidenziando così le zone di maggiore esposizione .
Poi, alle pagine 17,18 e 19 rileva che dai dati epidemiologici riscontrati nella sua ricerca risulta un aumento tra la popolazione residente nella zona di maggiore esposizione di tumori, di mortalità , di ricoveri ospedalieri, di accessi al pronto soccorso e di consumo di medicinali. Aggiunge che risulta anche una significatività della relativa componente di trend.
I risultati di questa indagine sono sconvolgenti perché fanno presupporre con un indice di probabilità altissima che i fumi dell’inceneritore hanno provocato malattie gravi, tumori e decessi”, si legge nelle considerazioni di Brumana, certo che per tutelare la salute dei cittadini vicini all’inceneritore la soluzione sia una soltanto: chiuderlo al più presto.