sabato, 2 Dicembre 2023

Peculato e frode ad Assago: all’obbligo di firma i gestori dei parcheggi comunali

E’ successo questa mattina ad Assago, nel milanese: i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato arrestato e posto all’obbligo di firma due persone, due italiani di 75 e 28 anni, titolari degli affidamenti diretti per la gestione dei parcheggi del Comune, ritenuti responsabili dei reati di peculato e frode nelle pubbliche forniture.

Il provvedimento deriva da un’attività d’indagine, avviata a luglio 2022 dal Nucleo Investigativo di Milano, sulla gestione dei parcheggi situati nelle immediate vicinanze del Mediolanum Forum di Assago.
Le aree, di proprietà comunale, nel tempo erano state affidate ad alcune società, collegate ai due indagati, per la gestione dei servizi di sbigliettamento, parcamento e pulizia. Le indagini hanno consentito di verificare che gli indagati, in qualità di incaricati di pubblico servizio con la funzione di agenti contabili del Comune di Assago, si appropriavano sistematicamente di parte dei proventi derivanti dalla gestione dei parcheggi, che avrebbero dovuto versare interamente nelle casse comunali. L’attività investigativa ha fatto scoprire che i due incassavano indebitamente denaro contante attraverso l’uso di ricevute false con l’effige del Comune di Assago, che consegnavano agli ignari utenti dei parcheggi, appropriandosi, inoltre, degli importi ricevuti con strumenti di pagamento elettronico utilizzando dei terminali POS riferiti a conti correnti intestati alle proprie società, in luogo di quelli comunali.
Durante i grandi eventi al Forum, i due arrestati sottraevano risorse al Comune deviando parte del traffico verso aree di loro proprietà, nonostante i parcheggi comunali fossero ancora disponibili, facendo così concorrenza sleale allo stesso ente locale che gli aveva affidato il servizio.

I Carabinieri hanno disposto il sequestro preventivo di più di 62mila euro, pari al profitto illecito incamerato. Altre cinque persone sono indagate, al momento, tra le quali i titolari di due tipografie che avevano realizzato i tagliandi falsi.

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