Sono raddoppiati negli ultimi sette giorni i casi di West Nile, la temibile infezione trasmessa dalla zanzara Culex, secondo il bollettino dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, che ne conferma quasi un centinaio dall’inizio di giugno, con sette vittime accertate. Particolarmente colpito il Veneto, con trentatré casi e cinque persone decedute.
La temibile infezione West Nile è trasmessa dalle zanzare, e per questo si stanno moltiplicando le raccomandazioni per non esporsi alle punture.
I sintomi che devono mettere in allarme, se è avvenuta la trasmissione dell’infezione, sono la febbre alta improvvisa, i dolori muscolari e il mal di testa incessante, lo stato confusionale nei casi in cui West Nile stia determinando una forma neuro-invasiva.
Al momento non esiste un vaccino, ma sono efficaci le regole più semplici per non essere punti: abiti coprenti e uso di repellenti. Gli esperti dicono no all’allarmismo, ma sì alla prudenza, proteggendo soprattutto le persone più fragili, come gli anziani e i bambini.