Dopo quasi un mese di “pausa” dedicata alle competizioni individuali, sono ripresi lo scorso fine settimana i campionati a squadre di tennistavolo, con la disputa della quarta giornata del girone di andata. I risultati sono stati complessivamente positivi per le tre squadre del Tennistavolo di Parabiago, che hanno ottenuto due vittorie ed una prevedibile sconfitta, e si sono confermate in testa ai rispettivi gironi.
Come si legge in una nota, bellissima vittoria esterna ottenuta dal team di serie D1 (Girone E) sul campo di Cernusco sul Naviglio sul Morelli. Prestazione definita “maiuscola”, con una vittoria finale per 5 a 2, con due punti (su due) di un Pietro Clementi versione “trascinatore” due (su tre) di Giuseppe Baronio e uno (su due) di Roberto Giroda.
I parabiaghesi ora sono soli in testa alla classifica, seguiti da Silver Lining Milano e Lazzaretto Seregno e sono ora attesi il prossimo 25 novembre dall’impegno casalingo contro il fanalino di coda Isola del Bosco di Sesto San Giovanni (Palestra Scuola Primaria di Villastanza – ore 16).
Anche in serie D2 Provinciale (Girone F) la squadra A, giocando a Nerviano, si è confermata in testa alla classifica a punteggio pieno, appaiata però a Trezzano e Urania di San Donato Milanese. Hanno ottenuto due vittorie sia Marco Grassi, sia Gianluca Bertin, autori del “ribaltone” finale, mentre è apparso leggermente sotto tono Stefano Poppi, autore di un solo punto.
Prevedibile la sconfitta esterna della squadra B di Serie D2 Provinciale (impegnata nel girone H), contro il forte Unicredit Milano, sicuramente una delle più serie candidate alla vittoria finale del girone o comunque all’ammissione ai play off. I milanesi hanno prevalso con un netto 5-1, con punto della bandiera ottenuto in apertura da Mauro Manciga, che poi si è dovuto arrendere, come pure i suoi compagni di ventura Emanuele Giroletti ed Erika Goegan, alla maggiore esperienza degli avversari. Prossimo incontro il 25 novembre contro il Trezzano sul Naviglio, che i parabiaghesi sperano di poter sconfiggere per lasciarsi alle spalle la zona “retrocessione” in senso stretto.
