Il Palio di Legnano si farà. Il Comitato Palio, quando finirà la situazione di emergenza da Coronavirus, che ha bloccato tutte le attività anche nelle otto contrade, valuterà la possibilità di mantenere o ridefinire in modo realistico date ed eventi, secondo una tempistica probabilmente differente rispetto alla tradizionale programmazione.
Lo spiega in una nota ufficiale, diffusa ieri, sabato 14 marzo, il Gran Maestro del Collegio di Capitani e delle Contrade, Giuseppe La Rocca, facendo chiarezza sull’evento.
“Il Palio non è, e non vuole essere, una realtà avulsa dalla vita della città di Legnano. Il Palio desidera, e farà il possibile, per proporsi come un’occasione di ripartenza e per dar vita, come sempre è stato fatto, a nuove occasioni solidali. A tal proposito so che sono già in atto, da parte di diverse Contrade, iniziative di sostegno alle necessità del territorio, come del resto più volte in passato, ancor più oggi per superare il momento drammatico che la nostra comunità sta vivendo.
Questa amara fatalità ci impone delle riflessioni: il Palio di Legnano, sicuramente l’evento di maggior coinvolgimento popolare, in questo momento di grave e imprevedibile difficoltà, non può non prendere atto dell’eccezionalità di quanto sta succedendo.
Con decisione consapevole e attenta, già dal 25 febbraio i Manieri hanno sospeso le attività con alta concentrazione di persone. Ad oggi non è ipotizzabile prevedere la fine della “crisi”, ma un giusto realismo ci porta a ipotizzare una eventuale riprogrammazione delle cerimonie legate al Palio 2020”, spiega il GM.
Quando la situazione consentirà una più serena progettualità, in accordo con gli altri Magistrati del Palio e con il Cavaliere del Carroccio, con cui il confronto è quotidiano, e con le otto Contrade, sarà convocato immediatamente un Comitato Palio, che valuterà la possibilità di mantenere o ridefinire in modo realistico date ed eventi.
“Il Palio è una risorsa importante per la città ma ora la priorità è ben diversa ed è di primaria, assoluta importanza collaborare, come stanno indicando le istituzioni, per reggere al meglio i contraccolpi di una terribile condizione che tutti vogliamo lasciarci al più presto alle spalle. Non è il momento per abbassare la guardia, né tantomeno di dare credito a dichiarazioni non verificate. Quando tutto ciò finirà, e ognuno di noi spera che avverrà nel minor tempo possibile, i Manieri apriranno le porte a tutta la cittadinanza per riaffermare il proprio ruolo di servizio sociale”.