Mentre proseguono le verifiche per confermare, o meno, la sicurezza della palazzina a Sesto San Giovanni, dove domenica mattina all’alba si è verificata un’esplosione per una fuoriuscita di gas, ai piani alti sussiste preoccupazione per la stabilità.
Tuttavia, prima che possano avere inizio le operazioni di messa in sicurezza del palazzo, forse tra un mese, devono essere completate le indagini del caso sulle cause dell’esplosione, condotte in questi giorni secondo quanto disposto dall’autorità giudiziaria. La palazzina è stata dichiarata inagibile e posta sotto sequestro.
Un fatto sembra certo: l’ultimo piano sventrato non potrà essere recuperato ma dovrà essere abbattuto.
Ferite nello scoppio sei persone, un’intera famiglia e un uomo di 73 anni, che si trova ancora in ospedale, dal cui appartamento ha avuto origine l’esplosione