Scritto agli inizi del 1800 “Orgoglio e Pregiudizio” è un romanzo sentimentale di Jane Austen. La storia inizia con Charles Bingley che decide di affittare una tenuta per organizzare un ballo a Netherfield. A questo ballo è invitata anche la famiglia Bennet composta dal signore e dalla signora Bennet e dalle loro cinque figlie, tra le quali Jane. Il trasporto di Bingley nei riguardi di Jane è ben visibile, tanto che il resto degli invitati da il loro matrimonio per certo. Il romanzo è principalmente basato sulla storia d’amore tra Bingley e Jane, e tra Darcy amico di Bingley ed Elizabeth.
Tramite questo romanzo Jane Austen vuole narrare com’erano viste le donne in quei tempi, e attraverso i personaggi racconta come le donne si approcciavano nella società. Il matrimonio era basato principalmente sul patrimonio delle famiglie. Era sovente che una donna non potesse sposarsi soltanto perché la famiglia era di basso ceto, o viceversa.
Questo romanzo è del tutto rivoluzionario e vuole far abbattere i pregiudizi che esistevano nel 1800: l’autrice vuole che il matrimonio sia fondato tra due persone che si amano, e non un’unione dove c’è in gioco il patrimonio. Fa di tutto perché le persone smettano di giudicare gli altri in base al ceto di appartenenza, ma vuole che lei stessa sia giudicata per quello che è.
Inizialmente Darcy, l’amico di Bingley, che si comporta da arrogante e orgoglioso, definisce Elizabeth come una ragazza brutta e povera. Entrambi erano troppo orgogliosi e pronti a giudicarsi. Anche lei è sempre pronta a giudicarlo in base alla sua apparenza. Talmente offuscati dal pregiudizio e dall’orgoglio, che non si rendono conto che in loro cresce un sentimento, l’amore.
Alla fine Bingley chiede la mano di Jane, invece a Elizabeth fa visita una zia di Darcy, che pretende il suo impegno a non sposare Darcy perché secondo lei porterebbe ad uno scandalo sociale, visto la differenza di rango tra i due giovani. Elizabeth però rifiuta, essendo innamorata, e Darcy che viene a sapere tutto fa la proposta di matrimonio.
Il romanzo è davvero rivoluzionario per il suo tempo e simboleggia il femminismo, facendo notare la forza delle donne contro il patriarcato, che con semplici gesti possono cambiare l’intera società. A distanza di duecento anni Jane Austen con la sua opera è ancora capace di far innamorare schiere di lettori e lettrici.