Chi è che comanda? Inginocchiati”. Queste sono le parole scandite da uno studente nei confronti del suo insegnante, durante un episodio di violenza accaduto ieri in una scuola della provincia di Lucca.
Con una particolare esternazione, fatta pervenire alla redazione di Settenews.it, il consigliere comunale di Legnano Federica Farina, nonché presidente della Commissione Cultura e Istruzione, ed insegnante, riflette sul difficile fatto di cronaca.
“Oggi per me la scuola è in lutto. Si celebra il funerale del ruolo educativo affidatole. Gli insegnanti inermi, incapaci di affrontare il bullo e la classe, intimoriti di fronte alla violenza fisica e verbale. Mi domando dove siano i dirigenti scolastici in tutto questo scempio, dove siano i politici e la società civile? La risposta è che gli stessi dirigenti scolastici sono stati lasciati soli, carichi di oneri, responsabilità e deleghe senza una corretta tutela personale e professionale .
Oggi il tempo della tolleranza deve finire, si impone una revisione immediata e condivisa del codice di comportamento e dei regolamenti disciplinari scolastici.
Ho letto di un preside che per punizione fa pulire le aule e un altro che manda gli studenti indisciplinati a zappare. Secondo me va bene, va benissimo tuttavia ci devono anche essere strumenti istituzionali che diano la possibilità ai docenti di agire affinché il comportamento abbia una ricaduta sul percorso scolastico. Come possiamo proteggere i nostri ragazzi quando ci dimostriamo incapaci di proteggere i nostri docenti ? Come faranno gli stessi docenti a difendere gli alunni “bullizzati” quando non sono in grado di proteggere se stessi”.
La riforma della scuola è un’esigenza immediata, commenta Federica Farina.
Il consigliere ricorda che in questi giorni si vota per il rinnovo delle Rsu, le rappresentanze sindacali: “Questo è il momento di agire subito in sinergia con Stato, Regioni, presidi e giustizia affinché si affronti questa emergenza educativa”.