Stando alle più recenti ricerche sul campo, sono in aumento i casi di HIV in Italia: il 2% in più nel 2022 rispetto al 2021, e il 34% in più rispetto al 2020 (anno in cui, tuttavia, furono eseguiti meno test a causa del Covid-19).
E’ questo il quadro diffuso dalla sorveglianza nazionale sui nuovi casi di AIDS, pubblicato nelle scorse ore dall’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità.
Come si legge in una relazione, pubblicata dal Ministero della Salute, “nel 2022, sono 1.888 le nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi HIV è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 al 2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post Covid-19.
Tuttavia l’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi HIV, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree). Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi HIV si riscontra nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni.
E il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordine decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (MSM), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali”.