Domenica 17 maggio: “Giornata mondiale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia“, una questione che riguarda tutti, affinché tutti possano godere degli stessi diritti, contro ogni forma di discriminazione e di violenza.
Numerose le iniziative nel mondo per ricordare, anche nei mesi caratterizzati dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, come sia necessario impegnarsi perché non si acutizzi l’intolleranza verso le persone gay, lesbiche e transgender.
Sulla questione si è espresso nelle scorse ore anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dicendo: “La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana.
Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale. È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri. Operare per una società libera e matura significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale”.