E’ Anna Pontani il nuovo consigliere delegato per le Politiche di Inclusione delle persone diversamente abili, in Comune a Legnano. Il sindaco Lorenzo Radice ha conferito nelle scorse ore ad Anna Pontani l’incarico, il sesto assegnato ad un consigliere per svolgere un’attività in un campo specifico di interesse per l’Amministrazione comunale.
Come spiegato in una nota, primo compito del consigliere delegato sarà capire la consistenza numerica dei diversamente abili residenti in città, e la tipologia della loro disabilità, per avere dati oggettivi utili a indirizzare gli interventi. Si rafforzerà, naturalmente, l’interlocuzione con le associazioni che si occupano dei disabili per occuparsi nello specifico delle difficoltà che ognuno di loro incontra nella vita quotidiana e trovare, sulla base di questi riscontri, le prime possibili soluzioni ai disagi che oggi devono sopportare.
“Vogliamo costruire una città per tutti, e l’attenzione ai diversamente abili, come verso tutti i soggetti fragili, è elemento fondamentale dell’inclusività. Oggi in città si realizzano già interventi nell’ambito delle opere pubbliche –e penso alle tante sistemazioni dei marciapiedi fatte quest’anno– che abbattono le barriere architettoniche, ma restano situazioni della vita quotidiana, in ambiti diversi, che ereditiamo da un passato in cui la disabilità non godeva della giusta considerazione e cui bisogna porre rimedio. Con questo incarico avremo una visione più precisa della situazione; condizione, questa, indispensabile per intervenire in maniera più efficace”, commenta il sindaco Radice.
Quattro i temi su cui lavorerà il consigliere Pontani: abbattimento delle barriere architettoniche e promozione della mobilità; promozione dell’integrazione sociale, culturale e sportiva al di fuori degli ambiti istituzionali ordinari; promozione della collaborazione e delle sinergie tra i diversi soggetti e portatori di interesse direttamente e/o indirettamente coinvolti nel tema della disabilità per sostenere la cittadinanza attiva; definizione delle modalità attuative del disability management.
Quello affidato a Pontani, sulla base dell’ultimo punto, è anche un incarico propedeutico all’istituzione del disability management, una scelta già attuata in diversi Comuni che, prima di creare la nuova funzione, hanno impegnato assessori o consiglieri in un lavoro preparatorio che funga da base di partenza. Compito del disability sarà di improntare tutte le politiche, e non solo quelle in ambito sociale, all’inclusività di tutti i cittadini, guardando dal punto di vista di chi ha spesso difficoltà a fruire pienamente dei diritti di cittadinanza.