Ancora ricoverato e piantonato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Monza, Alessandro Maja, l’uomo di 57 anni che ha ucciso la moglie di 56 e la figlia di 16, e ferito gravemente il figlio di 23, una settimana fa nella loro abitazione a Samarate in provincia di Varese, comincia a dire qualche parola, forse ricordando un po’ alla volta cosa è successo.
Come riportato dal suo avvocato, l’uomo, che per le sue condizioni mentali non può essere trasferito in carcere, avrebbe cominciato a parlare, dicendo: “Non so come sia potuto accadere. Non doveva succedere”, e ancora “Sono un mostro”.
Con il padre di famiglia che ha ucciso la moglie e la figlia, quindi ha cercato di eliminare anche il primogenito, che si trova ricoverato in terapia intensiva, nessuno degli inquirenti ha potuto ancora avere un colloquio compiuto. Le indagini stanno proseguendo per capire quali ragioni possono aver scatenato la follia dell’uomo.
Da un quadro generale emergerebbero alcune difficoltà di tipo economico, che stavano creando tensione all’interno del nucleo familiare.