Le aree dismesse nel cuore della città sono l’argomento di principale confronto, messo su un tavolo virtuale da Legambiente, circolo di Canegrate e Legnano, che offre alcune considerazioni ai soggetti che partecipano, e parteciperanno nelle prossime settimane, alla campagna elettorale per le amministrative di Legnano.
Dai soci di Legambiente è stato preparato una sorta di elenco di proposte, che gli stessi esortano a prendere in considerazione, da parte di chi siederà alla guida della città per i prossimi cinque anni.
“Si parla molto della biblioteca, delle periferie, dei centri sportivi, tutti temi molto importanti per la comunità. Ma suggeriamo anche di dare attenzione alle aree dismesse, che potrebbero essere riconvertite a beneficio dei cittadini”, si legge in una nota di Legambiente, che invita i candidati a sindaco ad “esprimere con chiarezza se nel loro programma elettorale è previsto un’eventuale cambio di destinazione d’uso, anche parziale, in ambito di PGT, delle grandi aree abbandonate, come la ex Manifattura, la Pensotti, le Fonderie Tosi, la Crespi, ed altre.
Secondo i referenti di Legambiente, queste aree sono determinanti per la riqualificazione della città, sebbene private. Il pubblico e il privato possono interagire per il bene della città. Che si parli di “consumo di suolo zero” soltanto in maniera veritiera e responsabile.
Tra le proposte indicate da Legambiente: un “bosco in città” negli spazi Manifattura e Bernocchi; il terzo e quarto binario ferroviari; il potenziamento del trasporto pubblico nelle periferie, l’unificazione dei parchi Roccolo, dei Mulini, delle Rogge e Alto Milanese sotto un’unica cabina di regia; l’adeguamento di strade e piste ciclabili per favorire la mobilità docile.
“La speranza di uscire dalla stagnazione politica c’è. Noi non daremo indicazioni di voto, ma Legambiente saprà vagliare, con attenzione, le proposte credibili dei candidati a sindaco che avranno inserito nel loro progetto il concetto di lungimiranza politica “dopo di noi”.