E’ stata avviata in questi giorni, dalla Città Metropolitana di Milano, una particolare campagna di sensibilizzazione, contro l’abbandono dei dispositivi di protezione individuale usati.
Troppe le mascherine e i guanti usati lasciati per terra nelle strade, sui marciapiedi e nelle aree verdi: il danno dell’abbandono ingiustificato è doppio, poiché tali dispositivi non sono biodegradabili e quindi inquinano l’ambiente, oltre a portare con sé un potenziale rischio sanitario, mentre si combatte ancora per scongiurarlo, nelle settimane di allerta per il Coronavirus.
La Città Metropolitana ha stilato una sorta di vademecum con indicate le modalità di smaltimento corretto, di mascherine e guanti, dopo il loro utilizzo.
I dispositivi di protezione individuale si devono gettare nei rifiuti indifferenziati, dopo averli messi prima in due sacchetti, uno dentro l’altro. Fuori casa i dispositivi si devono gettare nei cestini in strada.
Le norme illustrate potranno fare comodo soprattutto quando a breve, da lunedì 4 maggio, si entrerà nella “Fase 2” e questi presidi, in seguito all’allentamento delle misure restrittive e della ripresa delle attività lavorative e degli spostamenti delle persone, saranno utilizzati in quantità considerevoli, ma non dovranno mai essere dispersi nell’ambiente.
I trasgressori potranno essere multati. La sanzione prevista per chi getta a terra mascherine e guanti usati può arrivare fino a 3mila euro.