Anche questa è la guerra, che davvero in questi giorni, il ventesimo del conflitto in Ucraina, sta offrendo i suoi molteplici terribili volti. La giornalista russa Maria Ovsyannikova ha fatto irruzione in diretta tv durante un telegiornale, nell’emittente in cui lavora, mostrando un cartello con scritto “No war”, no alla guerra, ed è stata arrestata. Ma non soltanto: come da fonti vicine alla vicenda, di lei non si sa più nulla. Scomparsa nei meandri della censura.
La giornalista è figlia di un ucraino, che si sente come tanti altri cittadini russi contraria all’invasione armata dell’Ucraina da parte del Cremlino. Dall’ONU la richiesta di evitare rappresaglie sui civili dissidenti, mentre il presidente francese Macron ipotizza una “protezione consolare”, per la giornalista che si è schierata contro la guerra.
Il testo tradotto del suo messaggio: “No alla guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, vi dicono bugie qui. I russi contro la guerra”.