Non sta passando inosservata la scelta di ENAC di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, anzi, dopo la raccolta di firme avviata on line, nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 15 luglio, più di trecento persone hanno protestato sotto Palazzo Lombardia.
E un’analoga manifestazione si è svolta ieri anche in Comune a Milano, a palazzo Marino.
In queste ore ben nove Comuni, che fanno parte del CUV, il Consorzio Urbanistico Volontario, hanno reso noto che presenteranno insieme un ricorso contro questa decisione.
Capo fila della protesta, tra gli altri, sindaco e vice sindaco di Somma Lombardo, l’ente locale direttamente coinvolto poiché lo scalo intercontinentale si trova sul suo territorio, e già nei giorni scorsi avevano espresso tutta la loro contrarietà, proponendo nomi alternativi se non lasciare a “Milano Malpensa” questa sua denominazione attuale, semplice e già conosciuta in tutto il mondo.
Alla protesta di ieri hanno aderito PD Lombardia, Giovani Democratici, PD Milano Metropolitana, Movimento 5 Stelle, Libera, ARCI, Alleanza Verdi Sinistra, Sentinelli, e CGIL.
“Questa è un’umiliazione che noi non accettiamo. Appoggeremo anche formalmente il ricorso dei Comuni, perché riteniamo importante che dalla voce dei territori e delle comunità locali, alla faccia dell’autonomia, cresca questa protesta che è una protesta importante contro un’azione scellerata. L’aeroporto di Malpensa è una porta sul mondo e c’è mezzo mondo che ci sta ridendo dietro”, il commento di Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD in Regione.