Lo ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: i cento casi sospetti di Coronavirus analizzati in Lombardia sono risultati tutti negativi.
In particolare sono state attivate particolari misure nei confronti degli studenti rientrati dalla Cina, con il supporto delle ATS e delle scuole.
Come ha spiegato Gallera, anche le famiglie cinesi si sono messe a disposizione per eseguire i test, con la volontà di assumere un atteggiamento responsabile e capace di contrastare la diffidenza e le paure, spesso ingiustificate, nei confronti dei cittadini cinesi. Molti imprenditori cinesi prevedono due settimane di riposo a casa, per i loro dipendenti appena tornati dalla Cina, per azzerare il rischio di eventuali contagi.
Come dire che l’allerta rimane alta, e alla sicurezza di tutti stanno collaborando anche le numerose famiglie cinesi che abitano nella regione.