Pancia gonfia, senso di peso e digestione lunga e difficile sono alcuni degli effetti indesiderati delle abbuffate di Natale e Capodanno, che rischiano di rovinare il periodo delle feste. Un pasto come quello del pranzo natalizio o del cenone di San Silvestro è, in generale, una prova impegnativa per il nostro apparato digerente.
Adottare tutto l’anno una dieta variata, sana e ricca di fibre, senza dimenticare di fare movimento con regolarità in base alle nostre caratteristiche, ci porta in forma alle feste così il nostro apparato digerente può affrontare meglio il superlavoro a cui lo sottoporremo nei prossimi giorni. Infatti, se non è certo un breve periodo di stravizi a rovinarci la linea, con alcuni consigli è possibile godere delle prelibatezze del Natale senza ritrovarci con la pancia gonfia o con spiacevoli disturbi digestivi:
- No al digiuno dell’ultimo momento: inutile saltare il pasto il 23 dicembre per abbuffarsi nella cena della Vigilia o al pranzo di Natale, così come è deleterio saltare il pranzo del 31 dicembre. Il digiuno il giorno prima ci farebbe arrivare troppo affamati e pronti, inevitabilmente, ad assalire stuzzichini e antipasti, spesso molto calorici e grassi. Con un inizio così tutte le altre portate possono solo peggiorare la situazione, anche se vengono diluite in diverse ore, e appesantire da subito il lavoro dell’intestino.
- Bocconi piccoli e mangiare lentamente: mangiare tanto e velocemente sono i presupposti per gonfiarsi e affaticare la digestione. Per evitare la pancia gonfia, meglio fare bocconi minuti, masticare bene e mangiare lentamente, prendendosi del tempo, almeno a Natale, tra una portata e l’altra e preferento piccole porzioni. Questo aiuta a limitare la fermentazione degli alimenti, oltre a permettere di servirsi di tutte le pietanze e gustare ancor di più le prelibatezze tipiche di questi pranzi.
- Moderazione con gli alcolici: oltre al numero di bicchieri di vino a pasto, è bene limitare i brindisi ed evitare digestivi e superalcolici a fine pasto, perché aumentano molto l’apporto calorico dei pranzi delle feste oltre ad affaticare il fegato.
- Dolci sì, ma gli avanzi solo a colazione: i dessert della tradizione natalizia sono un ulteriore “mattoncino” da digerire, perché ricchissimi di grassi e zuccheri che fermentano molto facilmente. Una fettina piccola di panettone o di pandoro va bene a fine pranzo, ma gli eventuali avanzi è meglio consumarli solo a colazione nei giorni successivi, se proprio non se ne può fare a meno.
- Meglio evitare frutta secca e cioccolatini: oltre ad aumentare notevolmente l’apporto calorico dell’interno pranzo affaticando ulteriormente la digestione, frutta secca o disidratata e cioccolatini sono come le ciliegie e cioè “una tira l’altra”. Difficile smettere se sono sulla tavola: meglio evitare completamente.
- Acqua per limitare la ritenzione idrica: tipica delle feste, la ritenzione idrica provoca in molti un fastidioso gonfiore e può essere limitata bevendo molta acqua o tisane.
- Passeggiare aiuta l’intestino: alzarsi dal tavolo per camminare un po’ aiuta sia la digestione, sia lo smaltimento di calorie e liquidi. L’ideale è una bella e lunga passeggiata fuori casa, naturalmente dopo essersi coperti bene per evitare gli sbalzi di temperatura che potrebbero causare il blocco della digestione, con conseguenze nefaste.
- The day after: è consigliabile evitare anche il digiuno del giorno dopo o saltare il pasto serale del giorno di Natale: meglio un pasto leggero con passati di verdure, zuppe di legumi o minestroni perché aiutano a disintossicarsi.
FONTE: humanitasalute.it