La giunta comunale di Legnano ha revocato nelle scorse ore la cittadinanza onoraria a Mussolini.
Come spiegato dal Comune, dando seguito all’impegno assunto dal sindaco Lorenzo Radice e in seguito al lavoro svolto dal Segretario Generale per individuare l’iter procedurale, la giunta comunale, nella seduta di martedì, ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini conferita il 23 maggio 1924 dalla giunta municipale del tempo.
Il provvedimento è stato assunto come stabilito dal regolamento per la concessione delle benemerenze civiche, della cittadinanza onoraria e civica.
“Nel momento in cui ho assunto il ruolo di sindaco ho giurato sulla Costituzione Italiana che è figlia della Resistenza ed è antifascista non soltanto perché vieta la ricostituzione del Partito Nazionale fascista, ma per quanto afferma nei suoi principi fondamentali, principi che sono alla base del nostro vivere comune. Coerentemente, da amministratori di una città insignita della Medaglia di bronzo al Valore militare per “i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante il conflitto”, non possiamo che revocare una cittadinanza onoraria conferita a un uomo che la storia ha già giudicato per le sue enormi responsabilità nell’instaurazione della dittatura nel nostro Paese, nell’alleanza con la Germania nazista e le leggi razziali e per l’ingresso nel più rovinoso conflitto che l’umanità abbia mai conosciuto. Un uomo che, evidentemente, Legnano non può onorare”, il commento del primo cittadino.
Il sindaco darà comunicazione ufficiale di questa scelta in apertura del Consiglio comunale di questa sera, giovedì 20 febbraio e, nell’occasione, informerà anche dei provvedimenti assunti riguardo alcune affissioni abusive rimosse la scorsa settimana.