Nella vicenda dell’ospedale di Saronno, dove l’ex vice primario del Pronto soccorso Leonardo Cazzaniga è rinviato a giudizio per undici morti sospette, emergerebbe che la Commissione Medica del nosocomio non lo denunciò per evitare uno scandalo.
Più precisamente, evitare il discredito della struttura sanitaria è la motivazione indicata dall’accusa, in riferimento a due medici accusati di omessa denuncia, favoreggiamento e falso ideologico. Due che hanno scelto il rito alternativo accolto dal pm di Busto Arsizio, su undici chiamati a rispondere a vario titolo delle stesse negligenze.
Da un quadro generale della situazione, risulterebbe che l’ambiente attorno a Cazzaniga e alla sua compagna, l’infermiera Laura Taroni, già condannata per due omicidi, fosse restio a portare alla luce il “metodo” di Cazzaniga, forse persino ben noto ad alcuni, vale a dire la somministrazione di più farmaci sedativi in mix letali.