Non si rassegnano, comprensibilmente, i familiari di Nicola Pontoriero, l’operatore video delle reti Mediaset deceduto sul Mottarone a maggio del 2021, per un arresto cardiaco, mentre stava lavorando per raccontare il disastro della funivia precipitata alcuni giorni prima, grave fatto di cronaca in cui morirono quattordici persone.
Secondo i congiunti del freelance 52enne, i soccorsi non sono arrivati in maniera tempestiva, e a suo tempo era già stato presentato un esposto alla Procura, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Pontoriero era arrivato da Milano a Stresa con la sua attrezzatura, e si era incamminato cercando di risalire lungo la montagna fino al luogo del disastro. Per la fatica e per il gran caldo di quei giorni, all’improvviso il professionista è stato colto da un malore. Il suo cuore si è fermato e per i soccorritori non c’è stato nulla da fare, se non constatarne il decesso.
Per i parenti di Pontoriero la macchina dei soccorsi si è mossa in ritardo.
Tuttavia il fascicolo presentato in Procura, è stato recentemente archiviato e i familiari hanno chiesto ieri, giovedì 2 febbraio di riaprire le indagini.