Molte imprese hanno segnalato ultimamente alla Camera di Commercio di Milano di ricevere richieste di pagamento per l’iscrizione in banche dati, registri, elenchi da parte di un organismo non ben identificato. Si tratta di proposte commerciali, non obbligatorie, per servizi pubblicitari effettuati da un soggetto privato. Tali proposte sono completamente estranee agli adempimenti previsti per legge nei confronti del Registro delle Imprese e della Camera di commercio. Si invita a prestare attenzione e a contattare la Camera di commercio in caso di dubbi.
Come tutelarsi
Per difendersi da queste iniziative, la Camera di Commercio invita le imprese a:
– leggere attentamente il testo dell’offerta ricevuta prima di apporre la propria firma;
– prestare attenzione alle scritte riportate in caratteri più piccoli;
– verificare attentamente se l’informativa sul trattamento dei dati corrisponde alla normativa italiana in materia di privacy.
Le comunicazioni provenienti dalla Camera di commercio sono facilmente identificabili dall’utilizzo di carta intestata che riporta il logo e l’esatta denominazione dell’ente. In caso di dubbi o perplessità è possibile inviare un messaggio all’ufficio tramite URPonline, o telefonare al Contact Center (numero verde 800.226372 se chiami da Milano e provincia, oppure 02.8515 2000 se chiami da fuori provincia o da cellulare).
Accertato che la comunicazione non proviene dalla Camera di commercio, l’impresa può effettuare una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato. L’AGCOM avvierà un’indagine e al termine si pronuncerà sull’ingannevolezza o meno della comunicazione oggetto di segnalazione. Sulla base di tale pronuncia, gli interessati potranno agire a titolo individuale per far invalidare il relativo contratto e chiedere il risarcimento dei danni subiti. Gli interessati possono rivolgersi al giudice ordinario ai sensi delle norme del Codice Civile che vietano gli atti di concorrenza sleale (artt. 2598, 2599, 2600 C.C.).