Nella serata di martedì 8 novembre è morto Umberto Veronesi, oncologo e politico Italiano. Veronesi, 91 anni, si è spento nella sua casa di Milano. Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano aggravate. Era circondato dai famigliari, la moglie e i figli.
Una vita, professionale e non, legata a Milano. Era nato nella metropoli Lombarda il 25 novembre del 1925, quarto di cinque fratelli. Si laureò nel 1952 all’Università Statale di Milano nel 1952, decise di dedicarsi allo studio e alla cura dei tumori: dopo alcuni soggiorni all’estero (Inghilterra e Francia) entrò all’Istituto Nazionale dei Tumori come volontario e ne diventò direttore generale nel 1975.
Nel 1991 fondò lo Ieo (Istituto Europeo di Oncologia), che diresse dal 1994 al 2000 e, successivamente dal 2001 al 2014. Nel 2003 diede vita alla Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze, con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica a livello nazionale in oncologia, cardiologia e neuroscienze e promuovere la divulgazione scientifica.
Oncologo ma non solo. Fu attivo anche nella scena politica italiana come dinfensore dei diritti degli animali e sosteitore del testamento biologico, oltre che dell’eutanasia. Non solo: Il 25 aprile 2000 fu nominato Ministro della sanità nel governo Amato II, fino all’11 giugno 2001. Come ministro si è battuto in particolare per una legge antifumo. Dal 29 aprile 2008 fino al febbraio 2011 è stato senatore del Parlamento Italiano nella XVI Legislatura eletto con il Partito Democratico.