Sono più di venti le imprese di catering finite nei mirino dei NAS, in tutta Italia, dall’avvio dell’anno scolastico, per carenze igienico-sanitarie.
Proprio là dove si preparano i pasti per le scuole, dallo scorso settembre il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, con il Ministero della Salute, ha realizzato una particolare operazione di verifica delle condizioni igieniche, ed anche strutturali, dei centri cottura che curano la ristorazione negli istituti scolastici.
In ventuno imprese sono state riscontrate delle irregolarità tali da sospenderne l’attività, e sequestrare più di 900 chilogrammi di prodotti alimentari custoditi in cattive condizioni sanitarie, senza le etichette per la tracciabilità previste dalla legge, e di qualità inferiore rispetto a quanto concordato con le refezioni scolastiche destinatarie.
I controlli dei NAS hanno interessato tutti i tipi di scuola, di ogni ordine e grado, sia pubbliche, sia private. Le irregolarità riscontrate sono state punite con la sospensione delle attività e con delle sanzioni per un totale di più di 200mila euro.