“Memorie di un libraio” è nato dalla penna di George Orwell, scrittore, saggista e giornalista conosciuto per vari romanzi, ma soprattutto per “1984”, edito dalla Casa Editrice Garzanti nel 2021.
Di facile e veloce lettura, si compone di una novantina di pagine, contiene cinque saggi usciti sotto forma di articoli di giornale tra il 1936 e il 1946, e l’autore dalle pagine fa uscire mota intelligenza e saggezza, raccontando di come passi la voglia di leggere quando si sta sempre in mezzo ai libri come fa un libraio.
Affronta anche il tema della lettura e dei libri in generale, il perché oggi si legga sempre poco.
L’autore vuole con originalità condurre in un originale viaggio nel mondo dei libri in sua compagnia, descrivendo come si passano le lunghe giornate in una libreria, dove i volumi sono di seconda mano. Gustare quei “buoni brutti libri”, che pur senza grandi pretese, offrono al lettore un’oasi di pace, dimostrando come, cifre alla mano, leggere è un passatempo più economico di molti altri.
E’ il racconto di un mestiere senza tempo, che assomiglia ancora oggi ad una vera vocazione.
Il consumo di libri rimane sempre basso forse perché leggere è un passatempo meno frizzante di altri, meno andare al cinema o in un caffè, e non perché i libri sono troppo costosi.
E’ una lettura consigliata a tutti gli appassionati di libri.