Dovranno accompagnare ancora per molto tempo le uscite fuori casa degli italiani, le mascherine protettive, soprattutto coloro che si recano nei luoghi più affollati, come i supermercati e i mezzi pubblici.
Così dal ministro alle infrastrutture, Paola De Micheli, è al vaglio un progetto per la rivendita dei dispositivi facciali di protezione individuale: la realizzazione di distributori automatici. Gli erogatori di mascherine potrebbero essere sistemati vicino alle biglietterie elettroniche dei mezzi pubblici, per una loro maggiore reperibilità e fruibilità da parte di tutti.
L’obbligo di indossare la mascherina prima di accedere ad un mezzo pubblico, prevederebbe di lasciare a terra l’utente sprovvisto.
Nel frattempo, il Commissario straordinario Domenico Arcuri ha trovato un accordo con l’Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm riguardo al prezzo di 50 centesimi per ogni mascherina, stabilito dal governo per evitare speculazioni, e comunicato domenica sera dal premier Conte.
L’accordo prevede che, alle farmacie che hanno acquistato mascherine e dispositivi di protezione ad un prezzo superiore ai 50 centesimi, sia garantito un ristoro sulle forniture, mettendole nella condizione di vendere le mascherine al prezzo massimo di 0,50 euro, al netto dell’IVA.