Particolare momento di confronto la scorsa settimana a Marcallo con Casone, dove si è svolta una giornata di studio rivolta a tutte le figure sanitarie e sociosanitarie dell’ASST Ovest Milanese: psicologi, medici, infermieri, assistenti sociali, educatori professionali, su come attivare una sempre più efficace rete di assistenza e cura di ragazzi che manifestano segnali di sofferenza psichica.
“Il convegno ha fatto il punto sulle attività svolte fino ad ora nell’ambito dei Programmi Innovativi. Da ormai diversi anni i Programmi Innovativi presenti nel Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ASST Ovest Milanese hanno promosso interventi specialistici rispetto ad aree di sofferenza emotiva e di disagio psicologico. Tra queste abbiamo l’area dell’adolescenza, dei disturbi alimentari, della gravidanza e del post partum. Tra i soggetti a maggior rischio di sviluppare disagio ci sono gli adolescenti e i giovani adulti: la rapidità dei cambiamenti sociali, la precarietà economica e lavorativa, l’incertezza del futuro e la difficoltà a definire identità e obiettivi influenzano i percorsi evolutivi, li rallentano e qualche volta li fermano. I servizi devono attrezzarsi per rispondere a una domanda di aiuto non sempre diretta, nascosta dietro comportamenti bizzarri o violenti, disturbi alimentari, uso di sostanze, ricerca di sensazioni forti, ritiro sociale, a cui si aggiunge il rischio di esordio di disturbi mentali gravi”, hanno spiegato Lorena Vergani, responsabile dell’Unità di Psicologia Clinica dell’Azienda, e Luca Micheletti, psichiatra del CPS di Legnano.
Il convegno ha raccolto l’adesione di un’ottantina di partecipanti.