E’ arrivato nelle scorse ore all’attenzione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, il problema della carenza di medicinali nelle farmacie, che si sta registrando anche in Italia da alcune settimane. Come riferito dagli osservatori più vicini al settore, sono tremila i prodotti farmaceutici mancanti, e molti di uso comune, come la Tachipirina e il Brufen.
La risposta del governo è stata la creazione di un tavolo di lavoro permanente, cui hanno partecipato in prima battuta anche i rappresentanti dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco e della filiera farmaceutica, oltre a NAS e medici, quindi l’avvio di controlli e diverse misure per risolvere la mancanza temporanea dei medicinali.
L’appello dei farmacisti e non correre a fare scorte, mentre Farmindustria ha assicurato in queste ore tutti gli sforzi possibili per garantire la produzione delle medicine, in sinergia con il ministero che si impegna ad individuare esattamente quali sono i medicinali in carenza, per dare una risposta puntuale ai cittadini. Del resto, la mancanza dei farmaci è un’emergenza mondiale, al momento, le cui cause sono anche da ricercarsi in Cina, principale produttore dei principi attivi, che in queste settimane sta vivendo una nuova ondata di Covid, e in molti casi non riesce a tenere aperte le aziende produttive.
Dalle farmacie l’invito a considerare farmaci alternativi: dei tremila in carenza già segnalati dall’AIFA, almeno la metà sono sostituibili con altri, ugualmente efficaci.
In Italia è già in corso la localizzazione della produzione farmaceutica, che comprende anche il reperimento dei principi attivi su nuovi mercati. Nessuna azienda farmaceutica italiana si è fermata.