“Quello che sta succedendo alla casa di riposo Accorsi di Legnano ha dell’incredibile”: esordisce così Riccardo Olgiati, legnanese, Deputato della Repubblica per il M5S, in una nota diffusa ieri per commentare i quasi trenta decessi e i più di dodici ricoveri in una rsa cittadina, e per lanciare un appello affinché sulla questione intervengano ATS e Città Metropolitana.
“I familiari dei residenti non hanno più alcuna notizia da parte della struttura. Per un periodo di tempo erano state sospese anche le videochiamate con gli ospiti, mentre le poche notizie che filtrano arrivano da operatori, che trovano il coraggio di dare qualche notizia, nonostante la paura di perdere il lavoro. Come può una cooperativa (tra l’altro un colosso di enormi dimensioni, come è la KCS Caregiver,) chiamata a gestire una situazione del genere, abbandonare a se stessi le famiglie, ed a giudicare dai numeri anche gli ospiti, in un momento del genere?”, l’interrogativo di Olgiati.
A quanto riferiscono più fonti, la direzione della rsa non sta comunicando con l’esterno, rimanendo in silenzio dietro ai dati dei contagi e dei decessi. “ATS e Regione Lombardia devono intervenire al più presto. Non c’è più un minuto da perdere, o tra qualche giorno in quella struttura di ospiti non ce ne saranno più. Ci sono medici inviati dalla Protezione Civile che Regione Lombardia smista sul territorio sulla base dell’urgenza: oggi l’urgenza si chiama “RSA Accorsi” di via Colombes a Legnano, e spero che presto qualcuno di questi medici possa essere destinato alla struttura, anche perché la percentuale di operatori ed infermieri è drasticamente scesa, a causa del contagio che non ha risparmiato nemmeno loro”, spiega Olgiati.
Nei giorni scorsi è già stato presentato un esposto alla procura di Busto Arsizio sull’operato di KCS, da parte dei parenti degli ospiti. Lo stesso Olgiati ha depositato nelle scorse ore un’interrogazione al Ministero della Salute, per sollecitare un intervento centrale, nel tentativo di porre rimedio ad una situazione che desta una grave preoccupazione negli operatori, negli ospiti e nelle loro famiglie, che non meritano il trattamento a loro riservato in questi giorni terribili.