Con il passaggio in “fascia gialla” della regione Lombardia, provvedimento atteso per domani, venerdì 11 dicembre e attivo da domenica 13, riaprono oltre 51mila tra ristoranti, bar, pizzerie, più gli agriturismo lombardi, dopo oltre un mese di chiusura che ha provocato una perdita di fatturato stimata di almeno 1 miliardo di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti.
Come si legge in una nota, la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di locali per il consumo di cibo e bevande fuori casa. A livello provinciale, il primo territorio è quello di Milano con oltre 18mila esercizi, seguono Brescia con circa 7mila, Bergamo con più di 5mila, Varese con quasi 4mila locali, Monza e Brianza oltre 3mila, Pavia e Como con circa 3mila, Mantova con circa 2mila, Cremona con mille e 700, Lecco con circa mille e 400, Sondrio con mille e 100, e Lodi con poco meno di mille esercizi dedicati alla ristorazione.
Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione, come spiegato da Coldiretti, si sono fatti sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare, con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. A pesare sono state anche le limitazioni a carico delle oltre mille aziende agrituristiche con attività di ristorazione, che oggi si trovano in grande difficoltà per le misure di contenimento già adottate e il crollo del turismo.
“Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera, per salvare l’economia e l’occupazione in un settore “chiave” del Made in Italy”.