Anche l’indice di trasmissibilità del Coronavirus, l’Rt, è ormai a valori sotto lo zero in tutte le regioni italiane, accompagnando la curva dei contagi in calo ovunque. I nuovi dati sull’Rt, il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto, dopo l’applicazione delle misure di contenimento della pandemia, sono stati diffusi nelle scorse ore dal Ministero della Salute con l’ISS, che monitorano ogni giorno gli indicatori della “Fase 2”. Dove l’Rt oscilla tornando a “1”, è in presenza di piccoli focolai circoscritti e sotto controllo.
Secondo lo studio virologico che controlla l’epidemia, gli ultimi casi sarebbero riconducibili ad un contatto con il virus avvenuto nella fase pre riapertura, vale a dire nei giorni tra il 4 e il 18 maggio, con un tempo di sviluppo dei sintomi e della loro diagnosi che porta a circa tre settimane più avanti.
Il trend positivo dell’andamento della curva dei contagi, da Coronavirus, è incoraggiante, ma se nessuna regione ha fatto registrare un Rt maggiore di “1”, serve ancora il rispetto rigoroso delle misure stabilite per ridurre il rischio di trasmissione, come l’igiene personale e il distanziamento fisico tra le persone.