Una sola domanda dovrebbe essere posta nei riguardi di questo accaduto ed è: perché? Ma la cronaca richiede il resoconto dei fatti che, del resto, in questo caso forse si danno una risposta da soli.
Nella giornata di ieri, lunedì 16 novembre, la nota catena tedesca di negozi Lidl, soprattutto di generi alimentari, ha messo in vendita delle scarpe del tipo “sneaker”, che nel giro di poche ore sono state acquistate tutte, di fatto, in tutti i punti vendita d’Italia.
I clienti della nota catena Lidl, ma non soltanto, hanno affollato i negozi per potersi accaparrare almeno un paio di quelle scarpe, vendute al costo di 12,90 euro. Scarpe pubblicizzate come comode per tutti, colorate ed accattivanti nella loro semplicità.
Violando anche le regole anti Coronavirus, in tantissimi ieri hanno sgomitato per raggiungere i banconi delle scarpe Lidl, rispondendo ad una sorta di richiamo consumistico, di quelli che si sono già visti per altre scarpe, o altri capi di abbigliamento griffati.
Scarpa più, scarpa meno, scarpa bella o brutta che sia, la sneaker della Lidl è diventa da ieri un oggetto da collezione, che da oggi, all’indomani della vendita folle, si rivende anche via social, con il prezzo lievitato dai 13 euro ai 200/300.
A ruba anche le ciabatte e le calze Lidl, negli stessi colori del noto logo commerciale.